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[vc_row css_animation="" row_type="row" use_row_as_full_screen_section="no" type="full_width" angled_section="no" text_align="left" background_image_as_pattern="without_pattern"][vc_column][vc_column_text]La bulimia nervosa ha come nucleo psicopatologico l’eccessiva importanza attribuita al peso, alla forma del corpo e al controllo dell’alimentazione. La  bulimia nervosa è caratterizzata da abbuffate (ingestione di una quantità di cibo significativamente superiore a quella che la maggior parte degli individui assumerebbe nello stesso tempo ed in circostanze simili, caratterizzato dalla

Era il 1986 quando a New York il clown Michael Christensen fondò col collega Paul Binder "The Clown Care Unit", la prima unità speciale di clown dottori, capaci di conquistare la fiducia dei pazienti facendoli divertire e rompendo la noia di giornate ripetitive, piatte e senza stimoli. La clownterapia, o terapia del sorriso, è l'applicazione di tecniche di clownerie e tecniche teatrali (teatro di strada, umorismo, improvvisazione, prestigiazione…) in ambito sanitario, allo scopo di relazionarsi e migliorare l'umore dei pazienti ospedalizzati ed anche dei loro familiari. L’ambito di applicazione in cui l'uso della comicità e della metafora terapeutica può trovare efficacia è varia poiché...

Il termine PET therapy (o zooterapia) fu coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson nel 1964 per riferirsi all’impiego degli animali da compagnia per curare specifiche malattie. Questo sistema terapeutico dolce è incentrato infatti sull’interazione tra uomo e animali domestici, con lo scopo di  migliorare la qualità di vita degli individui, diminuire l’uso dei farmaci, ridurre la sensazione di solitudine, depressione e paura, accrescere l’autostima. Oltre a ciò può migliorare l’integrazione sociale dei bambini a scuola, degli anziani e delle persone con problemi fisici. La PET therapy è una co-terapia di affiancamento alle tradizionali cure, trattamenti ed interventi socio-sanitari. Essa infatti non rappresenta una terapia...

La società moderna ha allungato il periodo adolescenziale facendo pagare come scotto lo spingere i giovani a vivere in un costante stato di incertezza ed "indefinizione", in un clima di perpetua sfiducia e disincanto rispetto alle prospettive future. La più penalizzata è soprattutto la “generazione del millennio” o "Millennials" tra i 25 e i 35 anni, quella che si colloca a cavallo tra la gioventù e l’età adulta, che vede il proprio futuro pieno di incognite e vive i primi contatti diretti con tali difficoltà. In un mondo basato sull'illusione dell’eterna gioventù, la vecchiaia è negata poiché considerata un dis-valore,...

Sui siti internet, cliccatissimi, impazza la moda degli inviti alla magrezza, degli incitamenti ad andare sempre oltre sfidando anche la morte. Nel circuito web l’anoressia non è più una patologia reale da debellare ma si trasforma in un gioco virtuale perverso, in una serrata competizione tra chi mostra le braccia o le gambe più magre, il viso più emaciato, il corpo più scheletrico ed affamato. Così un problema serio e grave è ridotto a competizione che può essere mortale. Ciascuna infatti posta selfie all’interno di una foto gallery cibernetica in cui ciascuno mostra i propri “traguardi” ricercando riconoscimenti positivi, sostegno e...

Il "body shaming" è una forma di bullismo verbale che colpisce l'aspetto fisico delle persone infatti consiste nel fare commenti ed esprimere giudizi malevoli circa le forme del corpo delle persone, soprattutto attraverso il web ed i social network. Esistono molti tipi di "body shaming", tra cui il "fat shaming", che prende in giudizio le persone con qualche chilo di troppo o che hanno vere malattie (es. l’obesita`) o il "thin shaming" che riguarda le persone considerate troppo magre o con veri e propri disturbi alimentari. E’ considerato "body shaming", qualsiasi tipo di commento, o insulto proferito con lo scopo di fare provare vergogna...

La struttura di personalità è l’insieme delle caratteristiche psicologiche personali, profonde e stabili, in gran parte inconsapevoli, di una persona che si esprimono in ogni aspetto della propria vita psichica e comportamentale rendendola prevedibile nella vita quotidiana. Tale struttura si compone di una parte plastica e modificabile, in continua interazione con l’ambiente esterno che la influenza per renderla aderente ed adeguata alle situazioni contingenti ed un’altra fissa, rigida, duratura e stabile che comprende la struttura biologica e gli apprendimenti saldamente acquisiti e permanenti. La personalità individuale è un’organizzazione di modi di essere, conoscenze ed azioni (sentimenti, pensieri, comportamenti), caratterizzata da...

Se la sindrome di Peter Pan indica gli uomini incapaci di diventare adulti, quella delle Principesse Pan (denominata dalla giornalista americana Tracy Mc Millan con l'acronimo PP) è un’etichetta che definisce le donne che non vogliono crescere, che si rifiutano di invecchiare ma scelgono di restare eternamente ragazzine. E’ l'ultima "tendenza" di molte star che ne incarnano l’esempio: provocatrici 'femme fatale', benestanti, alla moda, look perfetto, silhouette da top model, età incalcolabile, simboli di bellezza ultraterrena impeccabile che fanno strage di cuori. Le “principesse” vivono la vita con grande vivacità per sentirsi sempre giovani, attente a non dimostrare mai la propria età anagrafica, a nascondere le rughe...

× Buongiorno come posso aiutarla?