Anoressia: Una spirale pericolosa

Anoressia: Una spirale pericolosa

Sui siti internet, cliccatissimi, impazza la moda degli inviti alla magrezza, degli incitamenti ad andare sempre oltre sfidando anche la morte. Nel circuito web l’anoressia non è più una patologia reale da debellare ma si trasforma in un gioco virtuale perverso, in una serrata competizione tra chi mostra le braccia o le gambe più magre, il viso più emaciato, il corpo più scheletrico ed affamato. Così un problema serio e grave è ridotto a competizione che può essere mortale. Ciascuna infatti posta selfie all’interno di una foto gallery cibernetica in cui ciascuno mostra i propri “traguardi” ricercando riconoscimenti positivi, sostegno e rinforzi per esser riuscita a centrare i propri obiettivi anoressici. Unico elemento accreditato è considerata la bilancia. In questi forum o blog teen ager istigano altre adolescenti, alla ricerca di una loro identità passando attraverso l’adesione ad un modello di perfezione corporea, ad assumere condotte anoressiche che possono mettere in pericolo la loro salute http://www.epicentro.iss.it/problemi/anoressia/anoressia.asp

 

I comandamenti da seguire per perseguire il culto ana e perdere rapidamente peso consistono in indicazioni semplici, declinabili in dieci precetti da seguire alla lettera, sostenuti da slogan tra cui “magro è attraente; essere magri è più importante che essere sani; se si mangia bisogna sentirsi colpevoli e punirsi; ingrassare è male”. La magrezza è presentata come il solo traguardo a cui aspirare per potersi sentire adeguate ed accettate dai canoni sociali, perciò nessuna mai si considera troppo magra. Esser magro è assurto come valore massimo a cui tendere e con cui manifestare la propria forza di volontà e la capacità di autocontrollo.

L’età media di chi frequenta questi forum è rappresentata da ragazze tra 14 e i 16 anni, e sono gestiti da quasi coetanee anche si propongono come coach, guide di vita, che danno alle altre di poco più piccole il coraggio per andare avanti, fino a toccare il punto di non ritorno seguendo consigli autolesionistici che provocano spesso danni irreparabili (osteoporosi, amenorrea, diarrea, ansia, disturbi ossessivi compulsivi, incontinenza, problemi polmonari, perdita di vita sociale). L’obbiettivo è calare di peso non solo non mangiando ma sottoponendosi a faticose e protratte attività sportive in un’ottica in cui il corpo diventa un nemico, il bersaglio su cui focalizzare il proprio disagio esistenziale. Sui siti le ragazze trovano consigli pratici per non mangiare, lo stimolo ad usare prodotti dimagranti (kelp pills) che accelerino in calo ponderale ed anche proposte di “diete” personalizzate costruite ad hoc per questo scopo insano.

Le partecipanti ai blog si trasformano in una comunità chiusa ed auto sostenentesi in cui le partecipanti si supportano e sostengono reciprocamente scambiandosi molti commenti positivi, incitandosi a proseguire sulla strada della ricerca di una magrezza distorta e patologica Essi funzionano come se fossero un punto di incontro, un gruppo di mutuo aiuto. Anoressia e disturbi della condotta alimentare in genere sono in espansione e si configurano come una epidemia sociale che può colpire anche i maschi, persone sempre più giovani ed anche quarantenni che manifestano il disturbo per la prima volta. Per affrontare ed arginare questo problema, è necessaria un approccio multidisciplinare alla cura, un team di figure variegate capaci di considerare il problema da varie prospettive. https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/anoressia-e-bulimia-ecco-come-si-puo-guarire



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