Amnesia dissociativa: cos’è e come affrontarla

Amnesia dissociativa: cos’è e come affrontarla

L’amnesia dissociativa è un disturbo psichico che può comparire a qualsiasi età, sia tra gli uomini sia tra le donne, in particolare in seguito a eventi stressanti o traumatici. Anche se non ci sono dati certi sulla diffusione di questo disturbo, pare che ne soffra tra il 2 e il 4% della popolazione mondiale.

Non si conoscono esattamente le motivazioni per cui alcuni soggetti abbiano vuoti di memoria e non riescano più a ricordare specifici momenti o interi periodi della propria vita. Probabilmente si tratta di un meccanismo di difesa dell’inconscio allo scopo di salvaguardare l’equilibrio mentale dell’individuo.

Infatti, questa disconnessione dai propri ricordi è una reazione che permette di allontanarsi da esperienze negative della propria vita, evitando che possano essere recuperate in modo consapevole e cosciente, ma è comunque in grado di influenzare il comportamento delle persone con inspiegabili stati di ansia e iperattività o improvvisi flashback.

Non si tratta quindi di una normale dimenticanza, ma di un vero disturbo che necessita di essere trattato con l’aiuto della psicoterapia con un particolare approccio terapeutico, che può comprendere anche l’ipnosi e l’assunzione di farmaci per ritornare a vivere serenamente e ritrovare un certo benessere psicofisico.

Cos’è l’amnesia dissociativa?

Quando si parla di amnesia dissociativa si intende l’incapacità dell’individuo di ricordare informazioni importanti sulla propria vita, in alcuni casi associati a traumi particolarmente gravi, ma anche a situazioni di forte stress. Nella maggior parte dei casi, si tratta di esperienze negative che innescano una reazione di difesa, allo scopo di preservare la stabilità mentale dell’individuo.

Questo meccanismo può essere messo in atto per difendersi da ricordi fortemente stressanti o sconvolgenti come abusi, violenze, aggressioni, esperienze di abbandono, guerre, decessi di persone care o problemi finanziari, ma anche da conflitti interiori, tra cui sensi di colpa, problemi nei rapporti interpersonali o difficoltà ad accettare di aver commesso atti criminali. In alcuni casi, l’amnesia dissociativa può essere parte di un disturbo evitante di personalità o borderline.

Come capire se si soffre di amnesia dissociativa?

Il sintomo più comune dell’amnesia dissociativa è la perdita di memoria, ma anche lo stress patologico può essere un segnale d’allarme da non sottovalutare, soprattutto se compaiono difficoltà a concentrarsi e a ricordare, disturbi del sonno, difficoltà ad affrontare i cambiamenti e tendenza ad agire in modo automatico. Di solito, si perdono ricordi legati alla propria persona, ai luoghi e alle esperienze vissute in un certo lasso di tempo, che può andare da pochi minuti fino a lunghi periodi della propria vita, ma sempre ben delimitati e riconoscibili.

Coloro che soffrono di amnesia dissociativa appaiono confusi, in alcuni casi angosciati e in altri totalmente indifferenti, come se l’avvenimento che li ha traumatizzati non fosse mai accaduto. Gli eventi legati ad un passato molto lontano possono rendere gli individui del tutto inconsapevoli di quanto avvenuto nel loro passato e potrebbero iniziare a ricordare solo se stimolati da prove inconfutabili o se costretti a prendere atto delle proprie azioni.

In ogni caso, l’amnesia dissociativa provoca un disagio molto intenso nelle persone, quando si rendono conto di non ricordare parti importanti della propria vita, condizionando le relazioni e i rapporti interpersonali fino ad arrivare alla fuga dissociativa, ovvero la volontà di allontanarsi da casa e assumere una nuova identità.

Come si cura l’amnesia dissociativa?

Dopo aver escluso che il paziente non soffra di amnesia per altre cause come patologie, traumi cranici, assunzione di farmaci o disturbi neurologici, si può procedere con una valutazione psichiatrica, che tenga conto degli aspetti tipici dei disturbi dissociativi. Di solito, queste problematiche sono accomunate da incongruenze a livello di coscienza, memoria, identità e percezione dell’ambiente in cui si vive, che normalmente sono integrate in un unico sistema mentale.

Nella maggior parte dei casi, l’amnesia dissociativa compare all’improvviso e le lacune nei propri ricordi riguardano principalmente esperienze personali o eventi particolarmente traumatizzanti e difficili da accettare consapevolmente, che ritornano in modo del tutto inspiegabile a influenzare comportamenti normali e quotidiani.

Nei reparti di Pronto Soccorso degli ospedali capita spesso che vengano ricoverate persone in apparente stato confusionale, trovate a vagare senza meta. Si tratta di individui, spesso affetti da amnesia dissociativa, che hanno comunque conservato una propria identità e capacità di rapportarsi a livello sociale, ma che si sentono confusi per ricordi che non riescono a collocare esattamente all’interno del proprio percorso di vita.

Nonostante in alcuni casi sia necessario ricorrere a terapie farmacologiche a base di antidepressivi, ansiolitici e farmaci antipsicotici, la psicoterapia resta la soluzione migliore nel trattamento dell’amnesia dissociativa, soprattutto quando è necessario recuperare ricordi che sembrano perduti, migliorando la consapevolezza e la capacità di affrontare conflitti e problematiche inconsce.

La durata e la complessità del trattamento dipendono molto dalla gravità del disturbo. Nelle situazioni più gravi, è necessario creare un ambiente particolarmente confortevole e sicuro, che favorisca un graduale e totale recupero dei ricordi, mentre in altri è più efficace ricorrere all’ipnosi. In entrambi i trattamenti, il terapeuta deve agire con estrema delicatezza, perché l’effetto dei ricordi potrebbe essere sconvolgente per il paziente.

Ogni domanda deve essere quindi posta con molta attenzione e senza che possa influenzare la risposta del paziente o suggerire l’esistenza di un determinato evento per non creare un falso ricordo. Inoltre, ogni ricordo dovrà essere confermato da fonti attendibili esterne.

In genere, l’amnesia dissociativa si risolve abbastanza velocemente quando le persone riescono a recuperare i propri ricordi con il giusto supporto di un terapeuta, anche se esistono casi in cui i ricordi sono ormai troppo lontani nel tempo e non più recuperabili.

Riempire i vuoti di memoria è sicuramente molto utile per restituire continuità e consapevolezza di sé a un individuo, ma anche per ridare un significato preciso ai conflitti e ai traumi interiori che ne hanno condizionato l’esistenza e consentirgli di andare avanti in modo più sereno.

Se pensi di soffrire di amnesia dissociativa o hai vuoti di memoria e non riesci a trovare una spiegazione ad alcune tue reazioni, il nostro centro è a tua completa disposizione per un primo consulto gratuito e per trovare insieme l’approccio terapeutico più adatto alle tue esigenze. Non rimandare e fissa subito un appuntamento con la Dott.ssa Manuela De Luca per una valutazione discreta e competente della tua problematica.

 

 

 

 



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