24 Lug Violenza sulle donne: un problema grave e sempre più diffuso
Purtroppo, sempre più spesso i fatti di cronaca raccontano di atti di violenza sulle donne, un grave problema di sanità pubblica e di violazione dei diritti umani, che colpisce milioni di donne, i loro figli e le loro famiglie in tutto il mondo.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di comportamenti violenti a livello fisico e psicologico tra persone che hanno o hanno avuto una relazione affettiva e familiare, ma possono anche avvenire in altri ambienti sociali, come il posto di lavoro. In altre situazioni, le donne vengono maltrattate e violentate da uomini che non hanno mai conosciuto in precedenza, ad esempio in seguito ad aggressioni per strada, per motivi religiosi, tradizionali, politici, strategici o militari.
La violenza sulle donne ha conseguenze pesanti sul benessere fisico e psicologico delle donne e può causare stati di ansia e paura per la propria sicurezza e incolumità per sé e i propri familiari, limitando fortemente la libertà di movimento, di avere un’istruzione e di condurre una vita sociale, affettiva e lavorativa normale.
Quando si può definire violenza sulle donne?
Nel 1993, la “Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne”, approvata senza voto dall’Assemblea delle Nazioni Unite, ha definito ufficialmente la violenza sulle donne come: “Qualsiasi atto di violenza di genere che ha come risultato o è probabile che provochi danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese minacce di tali atti, coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che in quella privata.”
Per avere una dimensione di questo fenomeno, l’informativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indica che, in tutto il mondo, il 35% delle donne ha subito violenza dal partner o da altre persone almeno una volta nella propria vita, con conseguenze importanti a livello fisico, mentale, riproduttivo e sociale, oltre a una maggiore vulnerabilità nei confronti di alcune patologie, come l’AIDS o le malattie sessualmente trasmissibili.
Quali sono i fattori di rischio che possono portare alla violenza sulle donne?
L’OMS ha individuato diversi fattori di rischio che possono portare alla violenza sulle donne, alcuni di tipo sociale e altri di tipo psicologico o legati a dipendenze da sostanze, tra cui:
- un basso livello educativo, formativo e di istruzione scolastica,
- aver vissuto o assistito a situazioni di violenza durante l’infanzia e l’adolescenza,
- disturbi della personalità e dipendenze affettive,
- consumo di alcol, droghe e altre sostanze stupefacenti,
- relazioni con più partner diversi e sospette infedeltà,
- mentalità che accettano gli atti di violenza e ammettono le disuguaglianze di genere.
Conoscendo questi fattori di rischio è possibile mettere in atto progetti strutturati, che vadano a prevenire la violenza sulle donne, ad esempio introducendo programmi di educazione sessuale e affettiva nelle scuole, migliorando la formazione sull’uguaglianza di genere nelle comunità più a basso reddito e promuovendo allo stesso tempo le capacità comunicative e relazionali tra le persone di ogni età e sesso.
Quali sono le principali forme di violenza sulle donne?
La violenza sulle donne può assumere diverse forme, che vanno dalla violenza domestica alla violenza sessuale fino alla discriminazione, allo stalking, alla violazione dei diritti delle donne da parte delle autorità locali e statali, ma può anche essere una violenza di natura culturale con pratiche tradizionali che ledono la salute e la dignità femminile, come le mutilazioni sessuali, o atrocità commesse in contesti bellici e di emergenza sanitaria.
Un problema veramente grave che oltre ai traumi fisici e psicologici, limita significativamente l’accesso delle donne all’istruzione, al lavoro, alla salute, alla giustizia e alla partecipazione politica e sociale, alimentando la povertà e l’ingiustizia e minando lo sviluppo sostenibile e la pace in tutto il mondo.
Cosa si può fare per contrastare la violenza sulle donne?
La violenza sulle donne è un problema globale, urgente e da non sottovalutare, che richiede una risposta coordinata da parte dei governi, delle organizzazioni internazionali, della società civile e dei media, ma soprattutto degli individui, che devono prenderne coscienza e dichiararla una pratica inaccettabile.
Sicuramente, sono necessarie sia azioni per prevenire il fenomeno sia interventi per combattere efficacemente la violenza sulle donne, tra cui:
- Proteggere efficacemente i diritti delle donne e garantire loro l’accesso alla giustizia quando sono vittime di violenze e abusi,
- Sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica e promuovere una cultura del rispetto e della non violenza verso le donne soprattutto nei più giovani,
- Fornire servizi adeguati e integrati di assistenza sanitaria, psicosociale e legale alle sopravvissute alla violenza e alle loro famiglie,
- Favorire l’indipendenza economica e sociale delle donne e la partecipazione alle decisioni che riguardano le loro vite e il loro benessere fisico e psicologico,
- Prevenire la violenza sulle donne attraverso l’educazione, la formazione e il coinvolgimento degli uomini e dei ragazzi,
- Monitorare e valutare l’impatto delle politiche e dei programmi sulla violenza sulle donne e sulla parità di genere.
Cosa possono fare le vittime di violenza sulle donne?
La prima cosa da fare in caso si sia vittima o si assista ad atti di violenza sulle donne è chiamare immediatamente e senza esitazione il numero di emergenza 112 o il numero antiviolenza 1522. Se possibile, recarsi al più vicino posto di polizia per denunciare l’accaduto o presso il pronto soccorso per farsi assistere e curare dagli operatori sanitari.
Dopodiché, le donne vittime di violenza fisica e psicologica possono rivolgersi a uno psicologo o a un centro antiviolenza per iniziare un percorso di consapevolezza e liberazione, che permetta loro di uscire da una situazione grave di violazione dei propri diritti e ritrovare benessere e serenità.
La violenza sulle donne non è impossibile da eliminare, ma è necessario avviare un processo di cambiamento che offra alle donne la possibilità di essere indipendenti, istruite e capaci di vivere un’esistenza libera dalla paura, dalla sofferenza, dalle discriminazioni e dalla sottomissione. Le donne sono un grande potenziale e possono essere il vero motore del cambiamento per costruire un mondo migliore.
Se sei vittima di violenza sulle donne o hai bisogno di un supporto psicologico per superare una condizione particolarmente difficile in famiglia o nei rapporti sociali, contatta il nostro studio per un primo colloquio gratuito, durante il quale cercheremo di trovare il percorso terapeutico più adatto per le tue esigenze!