Dipendenza affettiva – sintomi e soluzioni

Dipendenza affettiva – sintomi e soluzioni

Se alla base di un rapporto che intercorre tra due persone c’è un legame ossessivo, da una o da entrambe le parti, si parla di dipendenza affettiva. Questa dipendenza non è una condizione patologica, non rientra dunque nei disturbi mentali individuati nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali dall’American Psychiatric Association. Essa viene però classificata all’interno delle dipendenze di tipo comportamentale, le cosiddette “New Addictions”, tra cui figurano quella per Internet, per lo sport, per lo shopping e per il gioco d’azzardo, per citare alcuni esempi.

La love addiction – l’opposto della love passion, stato di cui tutti necessitano universalmente – è una circostanza che porta una persona a sviluppare una fissazione ossessiva e malsana nei confronti di un’altra persona per cui ha un interesse amoroso. I soggetti caratterizzati da una dipendenza affettiva agiscono in modi totalmente irrazionali a discapito di se stessi e di chi sta loro accanto, che siano essi partner o amici o familiari o figure di autorità, sebbene sia più diffusa la dipendenza all’interno delle relazioni romantiche.

Le persone che dipendono dall’amore presentano almeno tre dei seguenti parametri:

  1. Se il partner è assente, nel dipendente si verifica una sindrome di astinenza accompagnata da sofferenza e necessità compulsiva dell’altro, perché si sente perso e/o privato del suo unico motivo di interesse;
  2. Sia su una dimensione concreta sia su una mentale, si spende un’enorme quantità di tempo per la relazione;
  3. Nonostante la relazione possa creare dei problemi, gli individui dipendenti la ricercano costantemente;
  4. Proprio a causa del carattere totalizzante, tendono a ridurre la socialità, le attività professionali o i momenti di svago per dedicarsi completamente al proprio partner;
  5. Impiegano sostanziose energie per sforzarsi a controllare la relazione;
  6. Esiste una difficoltà relativa all’attaccamento, che si manifesta con un attaccamento insicuro tipico dei rapporti amorosi dolorosi con una cadenza ripetuta e con reiterate relazioni esaltate che non prevedono nessun momento di attaccamento durevole.

La dipendenza di questo tipo colpisce ogni persona in modo diverso, perciò esistono molti altri fattori non citati in precedenza. È possibile individuare però un sintomo comune, che coincide con una fissazione di tipo nocivo e malsano, che induce a perdere il controllo arrivando a mettere in atto delle azioni compulsive e ossessive che potrebbero sembrare innocue ma che sono il germe di comportamenti più dannosi o pericolosi, come ad esempio chiamare con eccessiva frequenza la persona amata e persino perseguitarla, dando vita a fenomeni di stalking.

Quali sono le cause della dipendenza d’amore? Le numerose ricerche svolte in merito a questa condizione disadattiva hanno riscontrato alcuni fattori predisponenti, collegati a disregolazione e dissociazione emotiva possibilmente derivanti dallo stile di attaccamento di tipo insicuro o da un trauma vissuto durante l’infanzia. Quindi le cause della love addiction possono essere individuate in un abuso emotivo, in una negligenza emotiva, nello stile di attaccamento che può essere timoroso o preoccupato e in una difficoltà regolativa delle emozioni che risulta essere molto significativa dal punto di vista clinico.

Il trattamento della dipendenza affettiva avviene sotto forma di un percorso terapeutico, poiché non essendo riconosciuta come patologia mentale non esistono farmaci specifici per risolverla. Nonostante ciò, se si presenta insieme ad altri disturbi, quali la depressione o l’ansia, potrebbero essere prescritti da un medico alcuni farmaci per risolvere i sintomi della condizione simultanea. Inoltre, per far fronte a manifestazioni impulsive e ossessive da dipendenza amorosa, si possono prescrivere degli stabilizzatori dell’umore che aiutano a regolare il comportamento incontrollato.
Per trattare la dipendenza di questo genere, si prefissano degli obiettivi a breve e a lungo termine da raggiungere. Innanzitutto, bisogna affrontare la sofferenza che vive il paziente per trovare una soluzione alle disfunzioni comportamentali e ai sintomi presenti. In un secondo momento, ci si concentra sull’individuazione e sul trattamento di esperienze negative vissute, come l’abbandono o i maltrattamenti o la trascuratezza sia fisica che emotiva con l’obiettivo di fornire ai pazienti un accesso diretto a quello che provano in merito al proprio vissuto.



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