La Struttura di Personalità

La Struttura di Personalità

La struttura della personalità è l’insieme delle caratteristiche psicologiche personali, profonde e stabili, in gran parte inconsapevoli, di una persona che si esprimono in ogni aspetto della propria vita psichica e comportamentale rendendola prevedibile nella vita quotidiana. Tale struttura inoltre rende ciascun individuo unico ed irripetibile.

La struttura di personalità si compone di due parti: una plastica e modificabile, in continua interazione con l’ambiente esterno che la influenza per renderla aderente ed adeguata alle situazioni contingenti ed un’altra fissa, rigida, duratura e stabile che comprende la struttura biologica e gli apprendimenti saldamente acquisiti e permanenti. Secondo Hans Eysenck (H.J. Eysenck, “Biological dimensions of personality”, 1990) la struttura di personalità è formata da tre dimensioni fondamentali: intelligenza (o dimensione cognitiva), temperamento (o dimensione relazionale) e carattere (o dimensione affettiva- emotiva), le quali dovrebbero essere equilibrate tra loro, per evitare che l’individuo possa andare incontro a condizioni potenzialmente patologiche.

 

Quando la totalità dei tratti emozionali e comportamentali tipica di una persona si discosta dai limiti culturalmente attesi ed accettati o quando si è dinnanzi a personalità rigide e non adattive che causano disfunzioni sociali, ambientali o marcato disagio soggettivo, si configura un Disturbo di Personalità (inteso come deviazione della personalità e del comportamento dalle peculiarità culturali “normali”).

La personalità individuale è un’organizzazione di modi di essere, di conoscere e di agire (sentimenti, pensieri, comportamenti), caratterizzata da unità, coerenza, continuità, stabilità e progettualità alle relazioni dell’individuo con l’ambiente esterno. La personalità ha alcuni caratteri biologicamente determinati ma essa è una costruzione attiva, in fieri, che si compie nel corso dello sviluppo attraverso continue interazione tra la persona ed il suo ambiente esterno di riferimento. La psicologia della personalità si prefigge di indagare le radici e le espressioni condivise ed uniche nel modo di presentarsi (rappresentazione di sé), sentire (provare emozioni) ed agire (mettere in atto condotte) dei vari individui. Obiettivo della psicologia della personalità consiste nel comprendere gli elementi unici e coerenti della condotta umana oltre che valutare le differenze individuali (L. Di Blas, “Che cos’è la personalità”, Carocci Edit, Le bussole, 2002).

All’interno della struttura di personalità vi è da distinguere:

 tratti di personalità: la tendenza ad elaborare le informazioni, ad esprimere emozioni ed affetti, a reagire ed agire in modi relativamente stabili nei differenti contesti. Essi sono elementi geneticamente costitutivi della personalità, tratti intesi come cause ultime della condotta;

– tipo psicologico: è una costellazione di tratti;

– dinamica della personalità: è il funzionamento della personalità sia come sistema autoreferenziale (capace di riflettere su sè stesso al fine di raggiungere gli obiettivi e rispettare le norme), sia come sistema autoregolatore (consiste nella messa in atto di strategie che assicurano la possibilità di adattarsi all’ambiente e modificarlo in conformità con la soddisfazione dei propri bisogni). Il modo in cui la persona interagisce con l’ambiente e costruisce la propria identità dipende quindi anche delle motivazioni e dalle cause che motivano un individuo.

Il percorso terapeutico ha come obiettivo quello di promuove lo sviluppo di ciascuno secondo le sue potenzialità, correggerne le manifestazioni disfunzionali e migliorare l’interazione del singolo sia rispetto al mondo esterno (sfera relazionale) che rispetto a sé stesso (sfera intrapsichica).



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