Arte, Musica e Danza come Terapie curative

Arte, Musica e Danza come Terapie curative

Oltre alle terapie basate sulla parola, ve ne sono altre che sfruttano la forza emotiva dell’arte, che si affidano ad un linguaggio universalmente condiviso ed immediato, quello non verbale. Infatti con le mani, la voce, i movimenti del corpo si possono esprimere i propri stati d’animo dando forma a pensieri e racconti legati alla propria storia individuale senza filtri razionali. Musica, pittura, danza e teatro sono strumenti che possono permettere di esprimere la sfera emotiva poiché l’atto creativo fa esprimere il contenuto interno. Tali arti, svolte sotto la guida di esperti con formazione specifica, stanno entrando in molte strutture socio-sanitarie integrando le cure mediche, sostenendone gli effetti.

Nell’arte-terapia il conduttore propone temi e tecniche pittoriche e, a fine lavoro, ciascuno parla del suo prodotto mentre il gruppo partecipa alla discussione e l’arte-terapeuta funge da facilitatore che stimola sia la manifestazione che il contenimento delle emozioni per sciogliere le tensioni individuali. Essa è indicata per chi fatica ad adattarsi ad un cambiamento o superare un lutto, oppure per i pazienti psichiatrici (A. Malchiodi, “Arteterapia: l’arte che cura”, 2009, Giunti, Firenze).

 

Nella musico-terapia si propongono strumenti basici (tamburi, bastoni, voce…) da suonare nel gruppo per creare suoni, movimenti, silenzi e produrre un dialogo differente, alternativo al registro verbale. La musico-terapia è utile con i bambini, con i soggetti che hanno difficoltà linguistiche o con gli autistici.

Nella danza-terapia le persone si muovono liberamente nello spazio senza seguire regole o passi prestabiliti, ciascuno si crea la sua coreografia seguendo il ritmo musicale ed ascoltando solo sé stesso. Il danza-terapeuta aiuta ad individuare le rigidità, a prendere consapevolezza di sé, del proprio corpo, postura, movimenti. Essa è indicata soprattutto per gli adolescenti che sperimentano un cambiamento corporeo, o per soggetti con disturbi dell’alimentazione.

Per chi cerca un momento di relax anche un corso di Yoga a Torino può essere di grande aiuto.

Nella drammatizzazione si mettono in scena storie e situazioni personali per poter guardare la realtà da diverse angolazioni e differenti punti di vista. Recitando si possono interpretare ruoli vari per poter uscire dagli schemi ripetitivi e cristallizzati. Può essere utile ad esempio nel caso di soggetti depressi, evitando loro di ripiegarsi su sé stessi, o con i malati oncologici per consentire loro di parlare dell’ esperienza di malattia e di creare un clima di fiducia.

Tali terapie permettono di esprimere la parte creativa ed estetica con valenza catartica e sublimativa che mette in contatto con l’inconscio e consente di analizzare le angosce ed i conflitti interiori. Grazie a questi presupposti teorici si possono creare dei gruppi terapeutici in cui ognuno può conoscere meglio le proprie problematiche interiori con l’aiuto del terapeuta (M. Della Cagnoletta, “Arteterapia. La prospettiva psicodinamica”, Ed. Carocci Faber, 2010)



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