31 Mar Padri e Figlie (Infanzia)
Nel periodo infantile i bambini richiedono un costante accudimento e per questo sono uniti alla madre da un rapporto simbiotico ed esclusivo che li rende un tutt’uno. Anche se ormai fisicamente distinti, il binomio madre-figlio perdura, come se i due fossero ancora avvolti da una unica pelle psichica, mentre il padre resta una figura sullo sfondo. Tuttavia con il tempo il papà diventa necessario per spezzare tale legame permettendo al figlio di staccarsi dal grembo materno ed incominciare a scoprire il mondo. La figlia infatti cerca lo sguardo di approvazione del padre che ha il compito di aiutare la figlia a ‘sbocciare’, liberandola della campana protettiva materna.
Tra i 3 e i 9 anni è il “periodo d’oro” della relazione padre-figlia perché per lei è un eroe da stupire, coccolare e conquistare, il compagno ideale per giochi e scherzi. Sono questi gli anni di forte intimità psichica e fisica: sono un periodo fondamentale per la sua sicurezza. Tuttavia il padre non deve scadere in un atteggiamento permissivo dato che le bambine sanno cogliere e sfruttare a loro vantaggio i punti deboli dei genitori. Tappa importante nella evoluzione di una bambina è il momento dell’ingresso nel contesto scolastico poiché qui si allargano gli orizzonti e si intensificano e complicano i suoi rapporti interpersonali.
Questa fase delicata corrisponde anche al complesso edipico che, per una bambina, significa desiderare sposare il papà, visto come un essere speciale, fonte e meta di desiderio, l’ideale a cui tendere. Così il padre giganteggia, è investito di una carica libidica, “erotizzato”, dipinto in modo fiabesco come se fosse il Principe Azzurro, l’ideale a cui tendere, è considerato contemporaneamente come fonte di protezione, aiuto, come consigliere, guida, rifugio emotivo. Questa pluralità di funzioni passa soprattutto attraverso la dimensione ludica del gioco e del divertimento ed attraverso il contatto psichico ed emotivo-affettivo. Ma il padre assolve anche alla funzione normativa incarnando la voce del diritto, del rispetto e del dovere, si fa il portavoce delle norme e delle regole condivise su cui poggia il vivere sociale.