L’Inevitabilità del Cambiamento

L’Inevitabilità del Cambiamento

Il Cambiamento è il nocciolo centrale di ogni lavoro terapeutico (cfr. “Psicoterapia e Cambiamento” – Physis Institute). Bob e Mary Goulding, padri fondatori della redecision-therapy (Terapia Ridecisionale), nel loro libro “Il cambiamento di vita attraverso la terapia ridecisionale” (Astrolabio Editore, 1983) presentano una loro visione di come, nel corso delle interazioni che si sviluppano e susseguono fra genitori e figli, passino dei messaggi (chiamati Ingiunzioni) che, se positivi, sono in grado di stimolare la fiducia in sè stessi e l’autostima, se invece negativi, incidono limitando e ponendo le premesse per delle eventuali difficoltà relazionali o per la costruzione di copioni esistenziali limitanti ed infelici.

 

In base a tali ingiunzioni infatti il bambino si forma delle opinioni su di sé e sul mondo (Opinioni di Copione) e sulla base di queste opinioni prenderà poi delle decisioni (Decisioni di Copione) che lo porteranno a scegliere come porsi nei confronti di sè stesso, degli altri, o del mondo. In accordo con Eric Berne, che sosteneva come ogni decisione presa nell’infanzia poteva essere ri-decisa in futuro, i Goulding si sono prodigati per creare una tecnica atta a portare le persone a ri-decidere scelte di vita fatte basandosi su decisioni prese durante l’infanzia e divenute disfunzionali in età adulta. Tale possibilità di cambiamento rappresenta una delle capacità più spiccate e fondamentali dell’essere umano poiché gli permette di essere duttile, adattabile e di poter incidere “attivamente” sulla propria vita riconoscendosi il potere di porsi in discussione e ridefinirsi.

 

La vita infatti è una perenne evoluzione, un susseguirsi di bivi che conducono a decisioni e scelte, un costante fermento che porta ad identificare mete, raggiungere nuovi obiettivi, incontrare novità e difficoltà, superarle. All’interno di questo scorrere incessante, elemento immancabile è il cambiamento che pervade ogni sfera della vita: cambiano i gusti, gli interessi, le relazioni, i legami, i rapporti, le situazioni, le opinioni, le priorità, si modificano le capacità e le competenze personali, si cambia d’aspetto.

 

Ecco perché è importante saper affrontare questo processo di costante mutamento a cui si è comunque soggetti attrezzandosi e sviluppando le capacità mentali necessarie come la disponibilità al pensiero critico (per contrastare i pregiudizi) e alla consapevolezza di sè, il buon equilibrio psicofisico, la capacità di giudizio autonoma, la curiosità costante verso di sé ed il mondo, l’apertura a considerare e valutare le novità, il diverso da sé, il confronto con l’Altro, lo sconosciuto. Anzichè contrastare il cambiamento considerandolo come una potenziale minaccia all’equilibrio conosciuto e consolidato, è bene accettare che esso stesso è ordito nella trama dell’esistenza e pertanto non eliminabile ma, se ben tollerato ed integrato, può contrastare la monotonia spingendo al rinnovamento, indurre al miglioramento, garantire quella condizione di “movimento” indispensabile alla vita per essere tale. Con il cambiamento si ha a che fare fino all’ultimo momento….lui termina insieme a noi!



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